
Human-Robot Interaction nello sviluppo
L’obiettivo di questo ambito di indagine è comprendere le caratteristiche dell’interazione uomo- robot – con particolare attenzione a tale tipo di interazione nel corso dello sviluppo – in relazione allo sviluppo della Teoria della Mente, delle competenze decisionali, della fiducia e alle ricadute educative
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La nostra ricerca sulla robotica sociale e l’Intelligenza Artificiale (AI) adotta un approccio life-span, cioè considera le interazioni uomo-robot (Human-Robot Interaction, HRI) in diverse fasi del ciclo di vita, dalla prima infanzia alla vecchiaia. L’obiettivo è quello di comprendere come le persone interagiscano con gli artefatti robotici in vari contesti – dall’ambito domestico, a quello scolastico e educativo, fino alla riabilitazione e alla cura – e con differenti tipi di robot.
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I principi teorici alla base del nostro lavoro orientano la ricerca in due direzioni principali: l’individuazione delle diverse modalità di interazione uomo-robot nelle differenti fasi di sviluppo e il variare di tali interazioni in funzione del tipo di robot utilizzato e dei contesti di applicazione.
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L’approccio life-span orienta anche la ricerca verso l’implementazione di modelli cognitivi artificiali (AI) per le interazioni tra robot e esseri umani e tra robot e altri agenti robotici. Il leitmotiv dei nostri studi è la human-centeredness: l’essere umano è al centro non solo delle ricerche volte a scoprire i meccanismi e i processi psicologici che regolano queste nuove forme di interazione, ma anche rispetto alle applicazioni dei robot, dove lo sviluppo e l’innovazione tecnologica partono dai valori, bisogni e credenze degli individui e delle comunità.
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Grazie a un’ampia rete di collaborazioni a livello nazionale e internazionale, la nostra ricerca pone particolare enfasi sulle specificità e diversità culturali che arricchiscono la comprensione dell’interazione uomo-robot e sulle considerazioni relative all’implementazioni di programmi di interazione che rispettino queste diversità.